Parchi del South

CONGAREE NATIONAl PARK – SOUTH CAROLINA

In SOUTH CAROLINA il CONGAREE NATIONA PARK accoglie i diversamente abili: un’opportunità per ammirare la più vasta foresta di piante decidue esistente al mondo, situata in una pianura alluvionale percorsa dal fiume omonimo ! La biodiversità del Parco è stupefacente e la flora é semplicemente mozzafiato. La foresta è antichissima ed estesa, ed è l’unica rimasta nel sud-est USA, tanto da ospitare anche un centro di ricerca scientifica. L’altezza media delle fronde degli alberi è di almeno 30 metri; il Congaree é veramente una delle foreste con piante tra le più alte al mondo, ben più alte di quelle che si trovano in Giappone, sull’Himalaya, in Sud America e nell’est Europa. Il National Champion Loblolly Pine – Pino Taeda o Pino Rigido – ad esempio é alto 50 metri e la sua circonferenza è di 4 metri e mezzo! E’ sicuramente il più grande Loblolly Pine degli Stati Uniti, alto quanto un edificio di 16 piani. Non ci sono strade che attraversano il parco nazionale e tutte le attività si svolgono a piedi o in canoa. Chi visita il parco in sedia a rotelle o con una sedia mobile può usufruire di una passerella apposita lunga 3,8 km. che forma un circuito accessibile ai diversamente abili. Si parte dall’ Harry Hampton Visitor Center accessibile a tutti. Tutti i servizi pubblici del Congaree National Park osservano le regolamentazioni ADA includendo anche toilette chimiche. E’ sempre meglio programmare un visita al Parco in una giornata secca, esente da pioggia, poiché il livello dell’acqua può crescere andando a coprire tutti i passaggi predisposti. Nel 2003 il Congaree divenne il primo ed unico Parco Nazionale della South Carolina; fino a quella data era conosciuto come Congaree Swamp National Monument. Si accede al Parco dalla città di Columbia che dispone di aeroporto collegato con voli da Charlotte, NC o da Charleston, SC che distano 2 ore. Fantastico: il parco é aperto 24 hr, 7 giorni su 7 ed è gratuito!

Lo stato della GEORGIA invita alla scoperta di 11 unità del National Park System.

Dalle pendici dei Monti Appalachi alle sponde atlantiche della Golden Isles Coast, la Georgia può ben vantare 11 unità nel sistema dei Parchi Nazionali USA

Natura, cultura e tanta storia della Guerra Civile Americana: un caleidoscopio di intriganti esperienze di viaggio nel profondo sud, da godere a primavera ed autunno specialmente, grazie al mite clima regionale.

Ad iniziare da SAVANNAH, città di grande fascino: un distretto storico a dir poco monumentale che si percorre a piedi di piazza in piazza, ammirando ogni singolo edificio. Case, chiese, strade, monumenti, languidi giardini rutilanti di fiori e profumi, vasti parchi e cimiteri storici. Alle porte della città FORT PULASKI NATIONAL MONUMENT è la testimonianza di una massiccia fortificazione che per tutto il 19° secolo è stata la difesa principale degli Stati Uniti contro i nemici d’oltremare. Ma fu proprio la Guerra Civile che mise a dura prova il forte grazie alle nuove tecnologie che risultarono superiori. L’esercito dell’Unione usò cannoni di ferro con nuovi proiettili conici e fronteggiò la guarnigione dei Confederati all’interno del forte, piegandolo alla sconfitta: un esperimento nella storia della scienza militare e dell’invenzione. Oggi tour e dimostrazioni con armi storiche accolgono il visitatore in uno dei più bei forti costieri.

In Georgia altri esempi storici del NPS invitano alla scoperta di storiche battaglie:  KENNESAW MOUNTAIN NATIONAL BATTLEFIELD PARK è il campo di battaglia della Campagna di Atlanta, nel 1864 ; sulla costa a St Simon, FORT FREDERICA NATIONAL MONUMENT è campo di battaglia tra Spagnoli ed Inglesi nel 1762. Oggi è un sito archeologico che ne conserva le rovine di un valido esempio di fortificazione coloniale inglese. l’ANDERSON NATIONAL HISTORIC SITE è una delle più grandi prigioni Conferedate ove furono confinati 45.000 Unionisti; oggi è un memoriale a tutti i militari Americani caduti nelle guerre della nazione.

Oltre le guerre, la Georgia conserva memorie storiche che hanno forgiato la nazione: di indubbio fascino emozionale ad Atlanta il MARTIN LUTHER KING JR. NATIONAL HITORICAL PARK. E’ un parco urbano che raggruppa vari edifici di valore e testimonianza nella vita del pastore e leader delle battaglie dei diritti civili: conserva la casa natale, il visitor center con una splendida mostra interattiva sulla vita di King ed il Rose Peace Garden. Questo parco inevitabilmente invita alla visita al JIMMY CARTER NATIONAL HISTORIC SITE, 39° Presidente USA nato e cresciuto nella località rurale di Plains, tipica della cultura del Sud con fattorie, coltivazioni, chiese e scuole, che hanno esercitato ampia influenza nel forgiare il carattere e la personalità politica di Carter. Due premi Nobel – King e Carter – entrambi impegnati in battaglie per i diritti civili e per la pace.

Un esempio di parco della tradizione culturale legata ai Nativi d’America è OCMULGEE NATIONAL MONUMENT che narra di Nativi dell’epoca preistorica, periodo paleo-Indiano, dediti alla caccia di mammiferi dell’era glaciale:diverse culture si sono alternate per secoli su questa terra fino all’arrivo della cultura dei. Mississippian intorno al 900. I tumuli furono costruiti per l’ élite ed oggi sono ancora visibili. Testimonianza dell’epoca moderna invece il TRAIL OF THE TEARS NATIONAL HISTORIC TRAIL che ripercorre la sopravvivenza dei nativi Cherokee rimossi a forza dalle proprie terre in Georgia, Alabama e Tennessee ed obbligati a raggiungere la riserva Indian Territory, oggi in Oklahoma. Viaggiarono tra il 1838-39 a piedi, a cavallo, su carri o battelli a vapore. 15.000 Indiani Nativi in un percorso d’ingiustizia che oggi è tracciato con segnaletica; le location in Georgia offrono musei, interpretive center, siti storici sulla triste deportazione. http://www.nps.gov/trte/planyourvisit/places-to-go-in-georgia.htm

Di ben altra ispirazione CUMBERALND ISLAND NATIONAL SEASHORE: da St Marys si parte in battello per raggiungere la selvaggia isola di Cumberland Island, la più meridionale e maggior isola della barriera della Georgia. Le sue foreste marittime vergini, le spiagge a perdita d’occhio e le lagune sembrano sussurrare storie antiche di uomini e natura, nativi, missionari, schiavi afro-americani e facoltosi industriali della Gilded Age che hanno segnato la storia di quest’isola per 4000 anni. Estremamente affascinante per un giorno intero oppure – se si ha fortuna alloggiando in una delizioso Inn –campeggiando e godendo della sua Wilderness. Lo sapevate che proprio su quest’isola nella piccola ed intima First African Baptist Church, John John Kennedy sposò Carolyn Bessette nel Settembre 1996?

Per gli amanti della natura l’ARABIAN MOUNTAIN NATIONAL HERITAGE AREA offe un paesaggio mozzafiato che risale a 400 milioni di anni: risorse culturali e storiche si combinano per formare una paesaggio coeso di’importanza nazionale. A soli 60 km nei dintorni di Atlanta conduce attraverso strade scenografiche nelle contee di DeKalb, Henry e Rockdale.

Questo è solo un assaggio del ricco patrimonio della Georgia. Info: ExploreGeorgia.org

Il Great Smoky Mountain National Park, condiviso da Tennessee e North Carolina

Il Great Smoky Mountains National Park è caratterizzato da crinali su crinali di foreste che cavalcano il confine tra North Carolina e Tennessee. E’ famoso in tutto il mondo per la sua diversità di flora e fauna, la bellezza di montagne antiche ed i retaggi culturali montani degli Appalachi del Sud. E’ il Parco Nazionale USA maggiormente visitato ! E’ anche International Biosphere Reserve and a World Heritage Site. Questo riconoscimento internazionale sottolinea l’importanza delle Smokies sul pianeta. Attività di biking, hiking, pesca nei fiumi, scoperta di oltre 40 cascate sono tra le più spettacolari per gli amanti dell’outdoor. Non esistono alloggi all’interno del parco, ma nelle comunità adiacenti. Il Parco Nazionale ha accesso gratuito ed è aperto tutto l’anno.

  • Circa 1.500 orsi neri vivono all’interno del parco con una densità di popolazione di due orsi per 2.580 km quadrati. Si trovano ovunque, ma più facilmente avvistabili in zone aperte quali Cades Cove e Cataloochee Valley.
  • Se si desidera apprendere la storia dei pionieri e coloni che un tempo dimorava su queste montagne si visita il Mountain Farm Museum, Cades Cove, Cataloochee oppure Roaring Fork per visitare case, fattorie, chiese ed altri edifici costruiti dai primi coloni.
    (INFO: http:// www.nps.gov/grsm/planyourvisit/mfm.htm )
  • Per panoramiche spettacolari si sale sulle cime delle montagne a Clingmans Dome o Newfound Gap. Quattro gli accessi al Great Smoky Mountains National Park nel raggio di 96 km. dal centro della cittadina di Asheville, North Carolina: Cataloochee Valley e Oconaluftee, Balsam Mountain e Big Creek.
  • La Blue Ridge Parkway di oltre 700 chilometri, su due corsie termina, nelle vicinanze del Parco Nazionale in North Carolina. Sostate all’ Oconaluftee Visitor Center per collezionare cartine, guide e di programmi con i ranger. Imboccate una delle strade meno battute e dirigetevi a Balsam Mountain passando dalla Heintooga Ridge Road che inizia al miglio 458,2 della Blue Ridge Parkway, a soli 17 km. circa dal versante finale meridionale della Parkway. La strada conduce nel Great Smoky Mountains National Park, ed include un’area picnic e la bella piazzuola panoramica, Heintooga Overlook. La strada non asfaltata, ad una corsia, Heintooga Round Bottom Road inizia proprio qui per chi ama un po’ d’avventura, un vero e proprio “car hiking” attraverso il parco, terminando alla Riserva Indiana degli Cherokee, North Carolina.
  • Provate l’esperienza della medicina tradizionale ed interagite con i nativi indiani valligiani che costruiscono canoe, forgiano ceramiche e maschere, intrecciano ceste e compongono collane di perline, partecipando alle attività quotidiane. I nativi lavorano in un ambiente di naturale bellezza ed in architetture Cherokee ricostruite con autenticità. Camminate lungo i sentieri del villaggio, tra ruscelli e rododendri, che vi conducono a case costruite da arboscelli intessuti e fissati con fango, ai primi capanni di tronchi d’alberi e di frasche. Il tour può includere una sosta alla council house ed alla zona delle danze tribali, ove le guide narrano la storia degli Cherokee, la loro cultura, la lingua, il governo e le tradizioni. Si può anche visitare una dimora del 19° secolo ed un giardino Cherokee. Il Village (in NC) ospita anche una messa in scena dal vivo, dimostrazioni interattive di manualità Cherokee nell’arte e nell’artigianato. L’Oconaluftee Indian Village é aperto da Maggio ad Ottobre e si trova adiacente al palcoscenico dello spettacolo teatrale Cherokee, Unto These Hills. http://visitcherokeenc.com/the-people/maps/

by: TRAVELSOUTHUSA Italia – www.TravelSouthUSA.com

Il Great Smoky Mountain National Park, condiviso da Tennessee e North Carolina

Il Great Smoky Mountains National Park è caratterizzato da crinali su crinali di foreste che cavalcano il confine tra North Carolina e Tennessee. E’ famoso in tutto il mondo per la sua diversità di flora e fauna, la bellezza di montagne antiche ed i retaggi culturali montani degli Appalachi del Sud. E’ il Parco Nazionale USA maggiormente visitato ! E’ anche International Biosphere Reserve and a World Heritage Site. Questo riconoscimento internazionale sottolinea l’importanza delle Smokies sul pianeta. Attività di biking, hiking, pesca nei fiumi, scoperta di oltre 40 cascate sono tra le più spettacolari per gli amanti dell’outdoor. Non esistono alloggi all’interno del parco, ma nelle comunità adiacenti. Il Parco Nazionale ha accesso gratuito ed è aperto tutto l’anno.

  • Circa 1.500 orsi neri vivono all’interno del parco con una densità di popolazione di due orsi per 2.580 km quadrati. Si trovano ovunque, ma più facilmente avvistabili in zone aperte quali Cades Cove e Cataloochee Valley.
  • Se si desidera apprendere la storia dei pionieri e coloni che un tempo dimorava su queste montagne si visita il Mountain Farm Museum, Cades Cove, Cataloochee oppure Roaring Fork per visitare case, fattorie, chiese ed altri edifici costruiti dai primi coloni.
  • Per panoramiche spettacolari si sale sulle cime delle montagne a Clingmans Dome o Newfound Gap. Quattro gli accessi al Great Smoky Mountains National Park nel raggio di 96 km. dal centro della cittadina di Asheville, North Carolina: Cataloochee Valley e Oconaluftee, Balsam Mountain e Big Creek.
  • La Blue Ridge Parkway di oltre 700 chilometri, su due corsie termina, nelle vicinanze del Parco Nazionale in North Carolina. Sostate all’ Oconaluftee Visitor Center per collezionare cartine, guide e di programmi con i ranger. Imboccate una delle strade meno battute e dirigetevi a Balsam Mountain passando dalla Heintooga Ridge Road che inizia al miglio 458,2 della Blue Ridge Parkway, a soli 17 km. circa dal versante finale meridionale della Parkway. La strada conduce nel Great Smoky Mountains National Park, ed include un’area picnic e la bella piazzuola panoramica, Heintooga Overlook. La strada non asfaltata, ad una corsia, Heintooga Round Bottom Road inizia proprio qui per chi ama un po’ d’avventura, un vero e proprio “car hiking” attraverso il parco, terminando alla Riserva Indiana degli Cherokee, North Carolina.
  • Provate l’esperienza della medicina tradizionale ed interagite con i nativi indiani valligiani che costruiscono canoe, forgiano ceramiche e maschere, intrecciano ceste e compongono collane di perline, partecipando alle attività quotidiane. I nativi lavorano in un ambiente di naturale bellezza ed in architetture Cherokee ricostruite con autenticità. Camminate lungo i sentieri del villaggio, tra ruscelli e rododendri, che vi conducono a case costruite da arboscelli intessuti e fissati con fango, ai primi capanni di tronchi d’alberi e di frasche. Il tour può includere una sosta alla council house ed alla zona delle danze tribali, ove le guide narrano la storia degli Cherokee, la loro cultura, la lingua, il governo e le tradizioni. Si può anche visitare una dimora del 19° secolo ed un giardino Cherokee. Il Village (in NC) ospita anche una messa in scena dal vivo, dimostrazioni interattive di manualità Cherokee nell’arte e nell’artigianato. L’Oconaluftee Indian Village é aperto da Maggio ad Ottobre e si trova adiacente al palcoscenico dello spettacolo teatrale Cherokee, Unto These Hills.

 

MISSOURI: un viaggio di 510 km sulla storica Route 66, da St.Louis a Springfield

Esperienza vintage journey sulla Missouri’s Historic Route 66 Byway.

 In MISSOURI – il Cave State – la US 66 da St.Louis, che sprizza carisma metropolitano, segue crinali e valli offrendo una strada serpeggiante e a curve. Porzioni veramente difficili le valsero il sopranome di “Bloody 66”. Il Missouri mantiene almeno 483 km della storica strada, ed è proprio questo stato che le impose il nome ROUTE 66. Il Missouri è riuscito a conservare una buona dose di memoria dell’autentica Route 66 in una BYWAY contrassegnata da insegne, location storiche, trading post, diner, musei ad attrazioni.

 Il Missouri é stato il primo stato a erigere le insegne sulla storica US 66. L’allineamento storico si basa sull’originale strada del 1935. La Route 66 nel Missouri eredita il percorso della State HWY 14 del 1922, poi ampliata su quattro corsie nel 1950 per offrire maggiore conforto in tutta la sua lunghezza di 482 km. Oggi non esiste una cartina moderna che mostri l’originale Route 66 a due corsie benché molte sezioni sopravvivano ancora, conservando cimeli storici tramite insegne, motel, attrattive. Il percorso parte da St. Louis e giunge a Joplin.

Il viaggio inizia a St.Louis: la città più grande sulle Route 66 tra Chicago e Los Angeles. St.Louis fu fondata sulle rive del Mississippi River nel 1762 e divenne la “Gateway to the West”. Lewis e Clark partirono da qui nell’epico viaggio attraverso terre sconosciute verso il Pacifico. Cacciatori di pellicce e mercanti di pelli usarono St.Louis quale avamposto d’approvvigionamento prima di partire alla volta delle Rocky Mountains. I cercatori d’oro lasciarono St.Louis alla ricerca della ricchezza nel West. Immigranti e coloni affrontarono l’immensità delle praterie partendo da St.Louis, tanto che si può ben dire che St.Louis ha messo in moto una nazione e ha segnato la strada per l’ovest a chi cercava una vita migliore. La Route 66 vi giunse nel 1926 e perpetuò la tradizione dei viaggi che aveva preso piede un secolo prima. Il percorso della Route 66 attraverso St. Louis si perde in un dedalo di numerose tracce che si confondono, più che in qualsiasi altro punto della Mother Road. Molti vecchi quartieri che confinavano con la Route 66 non sono più riconoscibili come Route 66 storica, ma nonostante ciò tantissime sono le testimonianze della 66 a St.Louis.

Ted Drewes è sulla vecchia cintura della storica Route 66, oggi Interstate 270. TED DREWES FROZEN CUSTARD al 6726 di Chippewa è una sosta da non mancare per gustare il famoso gelato definito “concretes” per la sua solidità, popolare già dal 1941. Ancora oggi la gente transita nelle giornate di sole per gustare una tipicità che accompagnò i viaggiatori sulla Route 66.

Anche il DONUT DRIVE INN – restaurato alla sua gloria – è un edificio del 1952 che vendeva donut freschi: il suo neon è uno dei migliori dell’area di St. Louis. Conservato anche l’EAT-RIDE DINER sulla vecchia Route 66, si trova da oltre settanta anni sull’angolo della 622 Choteau Ave e 7th a sud del downtown cittadino: è una vecchia tradizione della Route 66 a St.Louis. Ha visto tanto “traffico 66” e ancora oggi serve un pasto veloce.

Vale la pena curiosare a FOREST PARK, zona storica di St.Louis attraverso la quale si snodava l’originale Route 66. Tra le tante attrattive ospitate nel parco anche il MISSOURI HISTORY MUSEUM. Originalmente fu costruito quale primo monumento negli USA a Thomas Jefferson, ma nel 1904 diventa il fulcro dalle World’s Fair. Nel 2016 il museo inaugura a Maggio una mostra dedicata alla Route 66 ricreando ambientazioni e location, in un’esposizione interattiva con filmati originali: Route 66: Main Street Through St. Louis.  

Appena fuori St.Louis la tappa ad EUREKA vale la visita al Route 66 State Park. Il visitor center è l’ex Bridgehead Inn, risalente al 1935 sull’originale Route 66. Una mostra offre uno sguardo completo sulle Route 66 in Missouri con foto, oggetti, ritagli di giornali. Si possono vedere le splendide architetture degli edifici e delle cittadine che fiancheggiavano la Mother Road dal 1930 al 1960 in Missouri, e i souvenir che un tempo i turisti compravano viaggiando nel Missouri. Per gli appassionati collezionisti ed amanti del turismo, una bella collezione di chiavi di camere di motel è rappresentativa del boom commerciale che la strada 66 offrì ai vacanzieri, con la disponibilità di alloggi lungo il percorso. Notevole è il gift shop per appassionati di Route 66. La location del parco è vicino alla città di St.Louis e offre una fuga nella natura: oltre quaranta esemplari d’avifauna, zone per comodi picnic e sentieri per passeggiate sono distribuiti in tutto il parco. https://mostateparks.com/location/56376/visitor-center

 CUBA lungo il Route 66 corridor – conosciuta come Route 66 Mural City – propone arte e sculture in tutta la cittadina: dodici murali del Viva Cuba Mural Project adornano alcuni edifici, ognuno con la sua storia, ed ognuno dipinto da diversi artisti. La città narra le sue vicende storiche – compresa la Guerra Civile – sui muri: il Presidente Harry S.Truman visitò Cuba durante un giro di campagna presidenziale sulla storica strada; anche Bette Davis e la pilota Amelia Earhart visitarono la città in occasioni distinte. http://cubamomurals.com/murals/

I suoi ristoranti sono sempre un “must stop” per i viaggiatori della Route 66, mentre la Crawford County Courthouse locale offre una mostra sulla Route 66 nei tre piani dell’edificio storico del 1938: non tutte le piccole cittadine possono vantare un museo della propria storia quale il Crawford County Historical Society & Museum !

Tra gli alloggi autentici il The Wagon Wheel Motel, reperto storico tanto che la sua presenza sulla Route 66 data 1930: a oggi è il motel a gestione più longeva sulla US 66. Il suo ristorante è un negozio di souvenir e la pompa di benzina non è più attiva, ma il Motel continua a offrire alloggio ai viaggiatori dopo settantacinque anni dalla sua apertura. The Wagon Wheel Motel fu tappa turistica famosa ed oggi – grazie all’acquisizione da parte di un residente ed al suo completo restauro – risplende come nel passato con bei bungalow in un grande giardino, dietro a quella che soleva essere una stazione di rifornimento ed un garage. Queste attrattive turistiche fornivano ai viaggiatori sulla Route 66 una serie di servizi tra i quali le riparazioni d’ auto, il rifornimento di benzina, spesso la ristorazione con un ristorante ed ovviamente un motel sistemato attorno al parcheggio auto.

La segnaletica stradale “Washington” ed “Historic Route 66” segnala un altro reperto vintage sulla Mother Road di Cuba: é la vecchia stazione di servizio Carr Phillips 66 Service Station del 1932, all’angolo tra Washington e Franklin Street. Wallis Companies é la proprietaria che ha restaurato questa vecchia stazione di rifornimento. Il suo quartier generale é proprio di fronte in un edificio moderno colorato. Oggi quest’azienda gestisce una catena di minimarket, tra i più diffusi nel Midwest. Tre murali adornano la vecchia stazione di benzina narrando eventi della vita del proprietario Bill Wallis e della comunità di Cuba grazie alla mano dell’artista Ray Harvey.

A quattro miglia ad ovest di Cuba c’è la frazione di FANNING: é la location della sedia a dondolo più grande del mondo della Route 66 entrata nel Guinness dei Primati. La sedia è alta 10 metri ed attira viaggiatori per qualche scatto fotografico; l’attiguo trading post 66 OUTPOST vende ricordi ed é un buon punto di sosta sul percorso.

STANTON é invece la sede delle celeberrime Meramec Caverns – grotte sotterrane con stalattiti e stalagmiti che si percorrono a bordo di un veicolo in un tour accompagnato – uno dei nascondigli del famoso fuorilegge nativo del Missouri, Jesse James. Furono aperte commercialmente da Lester Dill negli anni ’30 e vantavano un parcheggio per 300 auto, luce elettrica ed una grande pista da ballo. E’ una delle soste turistiche più famose sulla Route 66. Il bandito Jesse James ne frequentava i sentieri e gli anfratti molto prima che questa strada fosse celebrata come superstrada. Ancora oggi continuano le leggende sul bandito con racconti sui vari nascondigli nelle montagne Ozarks. Tra le attrattive da visitare: The Jesse James Wax Museum e Stanton Toy. Il Missouri vanta sicuramente un numero impressionante di grotte sotterranee, tanto da guadagnarsi il soprannome di Cave State. www.americascave.com 

ROLLA a metà strada tra St.Louis e Springfield si pronuncia RAW-LA – iniziò quale avamposto ferroviario nel 1855: qui finiscono le praterie e iniziano le montagne Ozarks. Nei vecchi tempi della Route 66 le Ozarks erano una meta vacanziera per chi fuggiva dalla città. Sulla strada The Hooker Cut – tra Rolla e Waynesville – é un taglio netto nella montagna, profondo 12 metri che consentì il passaggio della storica strada tra le montagne, in un paesaggio di contrasti. A Rolla c’è la sede della Missouri University of Science and Technology, molto conosciuta anche in campo internazionale per le sue facoltà d’ingegneristica e di scienze del computer. E’ anche il quartier generale della Mark Twain National Forest nonché area di viticoltura Ozark Highlands American Viticultural Area, che fu impostata all’origine dagli immigranti Italiani. Rosati Winery Museum ad esempio é la più antica vinicola della Ozark Highlands wine region ed anche una delle più antiche di tutto il Missouri. Che dire poi dei negozi o empori di modernariato sulla Route 66? Il Missouri ne conta parecchi da curiosate e scoprire, poiché catturano per fascino e per le tante cose vecchie: scatole di latta di biscotti o di tabacco, dischi, cassette, radio, elementi elettronici vari, gioielli, vestiti, poster, cartoline, targhe, libri e vecchi giocattoli. Basti citare Totem Pole Antiques Old Trading Post, che aprì nel 1933: é l’esercizio commerciale più antico ed ancora in servizio della Route 66 in Missouri. Offre vero antiquariato e vari ricordi della Route 66 oltre a delicatezze tipicamente locali. E’ gestito da due “veterani” della 66, Jones e Alice che lo dirigono da 30 anni.

Uno dei gioielli storici della Route 66 é la comunità di DEVIL’S ELBOW: qui sembra che i decenni si susseguano lontano dal rumore e dal traffico dell’Interstate. Negli anni ‘30 e ‘40 Devil’s Elbow era una località di villeggiatura con chalet, canoe ed il famoso Munger Moss Sandwich Shop che fu poi spostato a Lebanon. Lo storico alloggio Elbow Inn risale agli anni ’30, costruito da Nelle & Emmett Moss. E’ un posto per mangiare un ottimo barbecue sul fiume Big Piney River: ancora oggi affumicano la propria carne per il BBQ, luogo pittoresco e curioso, con biliardo, tavoli e sedie ed un fornito bar. Al suo interno dal soffitto pende una vera marea di reggiseni, ricordi e trofei dei viaggiatori. Elbow Inn Bar and BBQ Pit occupa esattamente lo stesso posto dell’originale Monger Moss Sandwich Shop del 1929. All’esterno esistono ancora poster originali d’epoca che promuovono le mitiche moto Indian. E’ certamente un locale da non mancare, raduno di molteplici motociclisti che qui trovano veramente l’autenticità di un luogo storico delle Mother Road. Devil’s Elbow Bridge é un antico ponte di ferro in un bosco: fu famoso per essere pericoloso, spesso ostacolo letale sulla Route 66 ai guidatori che si trovavano improvvisamente immersi nelle brume del mattino.

Viaggiando verso est ci si trova immersi nel bel paesaggio delle Ozark Mountains con le sue piccole comunità pittoresche: St. Robert, Waynesville, Buckhorn, Laquey ed Hazelgreen, tutte validi esempi delle tappe storiche sulla Route 66. Tra le tante curiosità conservate lungo la US Route 66, una bella fermata dell’ antica diligenza nel cuore di WAYNESVILLE. la Old Stagecoach Stop del 1853; in passato taverna, poi alloggio, fu usata anche come ospedale dalle truppe dell’Unione durante la Guerra Civile. L’ Old Courthouse Museum é accanto alla Old Stagecoach Stop. Il Route 66 Candy Shoppe – emporio di caramelle classico all’Americana – si trova invece attorniato da delle serie di attrattive kitch, ma che ricreano efficacemente il divertimento classico d’epoca della Route.

Lebanon é una bella cittadina, importante tappa sulla Route 66 con servizi indirizzati ai viaggiatori. Infatti, uno dei primi motel sull’highway fu Camp Joy, che aprì nel 1927 quale accampamento alla tariffa di $0.50 a notte. Più tardi si aggiunsero cottage abbinati a pompe di benzina e negozi di generi alimentari. Oggi ritroviamo il famoso Munger Moss Motel ed il Wrink’s Food Market, vera istituzione per oltre 50 anni. Ai tempi in questo negozio si vendevano panini alla Bologna per 99 cents! Il Munger Moss Motel rimane una vera a propria Vintage Auto Court che richiama ai tempi gloriosi della Route 66! Per generazioni è stata la “home away from home” dei viaggiatori ed ancora oggi offre alloggio con tutti i servizi del caso dei tempi moderni: semplice, pulito e pieno di ricordi. La Neon Heritage Preservation Committee, la Route 66 Association of Missouri ed il National Park Service hanno contribuito a restaurare l’insegna che fu riaccesa nel Novembre 2010. http://www.mungermoss.com/ -. Il Bell Restaurant continua a servire pietanze ai viaggiatori affamati. Lebanon conserva molte memorie storiche della Route, vere e proprie attrattive: una di queste é il nuovo museo nella LaClede county library che oltre ai tanti ricordi e reperti, ha ricreato i veri ambienti tipici degli esercizi commerciali lungo la strada. La stazione di benzina Texaco è esattamente come le originali degli anni ’50 e ’60.

Springfield é la “Queen City of the Ozarks” e si trova nel cuore di queste belle montagne. E’ una cittadina moderna nata sull’Interstate 44. La Route 66 è nata proprio qui il 30 Aprile 1926 quando le autorità cittadine inviarono un telegramma proponendo il nome alla nuova superstrada. La Route 66 Association of Missouri ha denominato Springfield luogo di nascita ufficiale della Route 66 con un’insegna ora posta sul versante orientale della Park Central Square. Oggi Springfield mischia passato e futuro proprio nel punto ove la Route 66 attraversava il suo centro. Una delle prime visite in città è il The Route 66 Information Center per poter collezionare cartine, informazioni e scoprire circuiti da fare. https://www.springfieldmo.org

Il momento migliore per celebrare la Mother Road nella Queen City é il Birthplace of Route 66 Festival ad Agosto: la città festeggia la storia della Route 66 con 3 giorni di festival pieni di spettacoli, eventi, competizioni, intrattenimenti e auto in bella mostra sulla sezione delle 66 di Springfield. Il festival offre tante attività e svaghi: la Route 66 Parade ed un mercato con banchi all’aperto, uno show di moto e di auto, una gara di moto e due serate di concerti al Gillioz Theatre, cinema al drive-in una maratona ed un chiacchierata di autori, artisti, collezionisti e associazioni della Route 66 al The Old Glass Place, 501 E. St. Louis St., dove gli aficionado della Route 66 mettono in vendita vari prodotti. Un buon boccone, rimanendo in tema, si gusta nel cuore di Springfield da Tubby’s Diner: colazioni, pranzi e cene in un’ambientazione, giusto scenario alla storica strada. E’ sempre aperto, tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 8 di sera. http://www.tubbysdiner.com/ Un altro classico assoluto è Steak ‘n Shake che fa parte della tradizione di Springfield da 50 anni ed è ancora in voga: é un diner con servizio anche in auto, risalente al 1962; l’unico rimasto di questa catena di ristorazione in franchising ed anche l’unico ancora con servizio ai clienti seduti in auto!

Sulla piazza centrale si trova il teatro Gillioz Theatre in stile Spanish Colonial Revival del 1926, perfettamente restaurato e riaperto nel 2006. Qui lo spettacolo con musica è assicurato. Mentre nella storica piazza centrale di Springfield si trova l’History Museum on The Square, che include lo storico edificio Berth ed il Fox Theatre con una varietà di esposizioni ed informazioni su tutto quanto c’è da sapere su Springfield. Per il 2016 l ‘History Museum On The Square inaugura completamente rinnovato con una sezione intera dedicata alla Route 66.

Per dormire si sceglie un alloggio che riporti proprio alle atmosfere storiche della 66: da 75 anni il Best Western Route 66 Rail Haven ha dato il benvenuto a ospiti di tutti i paesi del mondo. L’hotel è nel National List of Historic Places. Non si può mancare quest’esperienza: qui Elvis Presley dormì nella camera 409. www.bwrailhaven.com

Le vecchie pompe di benzina con l’insegna Sinclair sono ancora una delle attrazioni di maggior fascino. Springfield sulla Route 66, ne conserva ancora una presso la quale sostare per immergersi nella memoria storica del viaggio sulla Mother Road.

Gli appassionati di vintage devono raggiungere la piccola cittadina di HALLTOWN a soli 14 km. ad ovest di Springfield: é un vero Tesoro di aneddoti e di antichità della Route 66. Piccola, quasi addormentata, Halltown cattura per il suo fascino che la rende un classico del Missouri. Molto forte la presenza della chiesa nella vita quotidiana: tante, infatti, le parrocchie che si alternano a vecchi edifici decadenti e nuovi, moderni ed immacolati. Chi ama il modernariato curiosa da Whitehall Mercantile, che occupa due piani di un edificio sulla storica Route 66 – “Mainstreet USA.” Costruito nel 1900, all’origine era un general store con un ufficio postale a pianterreno. La 66 aiutò la trasformazione di Halltown nel diventare “the antique capital of the world“. Era una cittadina di 190 abitanti con ben sette negozi di antiquariato, ognuno specializzato in qualcosa di diverso: dalle bambole alle lampade. La cittadina ha sempre avuto un forte carattere.

Per trovare un drive inn di tutto rispetto si va a CARTHAGE che dista solo 93 km. da Springfield: il Drive In Theatre è in assoluto il più bello e meglio restaurato di tutta la Route 66. Risale al 1940 ed è stato riaperto nel 1998. Vi si proiettano film ogni venerdì, sabato e domenica sera. Fu uno dei nove drive in che esistevano sulla Route 66 e fu costruito dagli imprenditori William D.Bradford e V.F. Naramore nel 1949 e fece parte di un boom del periodo, dopo la Guerra mondiale. Restaurato nel 1990.

La Route 66 scorre attraverso Carthage a circa un isolato dalla Town Square. Lungo il suo percorso sorge il famoso Boots Motel, un classico esempio di Streamline Modern Architecture, uno degli ultimi rimasti sulla Route 66. Arthur Boots costruì il Boots Motel nel 1939 “At the Crossroads of America.” All’epoca fu veramente un albergo moderno con tanto di radio in ogni camera, docce piastrellate, pavimento riscaldato con termostato, aria condizionata e garage. Si dice che anche Clark Gable vi abbia soggiornato. Il “Motel” fu salvato dalla demolizione grazie alla passione di due sorelle che l’hanno restaurato com’era all’origine nel 1949, con cinque camere completate e disponibili dal 2012. Tutte le camere ad oggi disponibili forniscono letti doppi; non c’è la televisione poiché Carthage non l’aveva fino al 1953, quindi Boots non la offre ma in compenso in ogni camera c’é la radio, così com’era pubblicizzato negli anni ’40. Internet gratuito e praticamente invisibile in queste abitazioni decorate in stile anni ’40. Alcuni servizi moderni quali ad esempio il dispensatore di sapone nei bagni, sono temporanei in attesa di poter trovare elementi in stile d’epoca. Si può parcheggiare l’auto proprio davanti alla camera come si faceva ai tempi ed il parcheggio é abbastanza ampio da consentire posto anche a camper. Per il 2016 il Boots Motel celebra il 9 Aprile il Neon Re-Lighting Party. E’ veramente un’ “esperienza66” poter soggiornare in un autentico edificio Art Deco-Streamline Modern, che attualmente Trip Advisor segnala quale “Best Motel in Carthage”! http://bootsmotel.homestead.com/index.html

L’ultima tratta della storica Route 66 nel Missouri conduce a JOPLIN, prima del confine con lo stato del Kansas: dislocate all’incrocio tra le Interstates 44 & 49 e la Route 66. La cittadina lega il suo nome a Bonnie e Clide che nel 1933 vi stracorsero – nascosti in un appartamento – alcune settimane, lasciando ovviamente cadaveri durante la fuga. La Missouri Advisory Council on Historic Preservation ha nominato la casa ove la coppia soggiornò al 34th Street e Oak Ridge Drive per entrare nel National Register of Historic Places, per il significato storico ed architettonico. Numerosi edifici di Joplin sono già inseriti in questa lista soprattutto le belle residenze Vittoriane del Murphysburg Historic Residential District e, recentemente la città ha intrapreso progetti di restauro sulla Main Street, quartiere del downtown che si trova sulla Route 66 rinnovando facciate, marciapiedi, aggiungendo lampioni in stile e panchine. Un trolley compie il tour della cittadina evocandone il passato. La storica strada portò a Joplin traffico, commercio e notorietà tanto che Bobby Troupe scrisse la canzone “Route 66” e scelse di citare citare Joplin in un verso. Oggi al City Hall si trovano tre murali: Joplin at the Turn of the Century, Evolution of a Mural, Route 66 attraverso i quali si ottiene un assaggio anche sull’artista Thomas Hart Benton e su come suo nipote Anthony Benton Gude abbia interpretato la città nel 20° secolo. Nel 2014 è stato inaugurato il Route 66 Mural Park, parco accanto alle strade Seventh e Main — ove si allineano due corsie della Route 66 – che mostra una mezza porzione di una Corvette del 1964 incastonata nel muro. Il murale include due dipinti dedicati alla Route 66: “Cruisin’ into Joplin” e “The American Ribbon”. Tra la 7th Street e la Schifferdecker Avenue, si trova un pezzo originale delle Route 66 del Missouri, quella che univa l’ Oklahoma ed il Kansas a Joplin e divenne l’ America’s Main Street. Se si va in direzione Route 66 ad est di Joplin si nota che la strada attraversa alcuni quartieri storici tranquilli. In uno di questi c’è ancora una stazione di benzina in stile originale Phillip’s Cottage Style: uno sguardo indietro nel passato quando questa strada ora tranquilla, era un movimento continuo di una nazione in spostamento !

Get Your Kicks on Route 66!                              

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