Alle origini del San Francisco Sound

San Francisco, luglio 2017 – Probabilmente non esiste forma d’arte che riesca a descrivere meglio la Summer of Love di San Francisco della musica che ne caratterizzò il periodo storico. Sebbene questo movimento nuovo e sconvolgente sia durato il tempo di un’estate, esso condusse ad una e vera e propria rivoluzione culturale, che si diffuse velocemente in tutta la città, influenzando l’arte, la letteratura e, soprattutto, la musica che, da quel momento in poi, non fu più la stessa.

Il quartiere di Haight-Ashbury e il Golden Gate Park, considerati i centri nevralgici di questo movimento, cominciarono presto a pullulare di giovani che portavano dentro di loro il suono del cambiamento, un cambiamento dal quale la società (americana e mondiale) sarebbe uscita irrimediabilmente sconvolta.

A San Francisco, prima della rivoluzione “della controcultura”, esisteva già una scena musicale molto particolare che aveva contribuito a creare il cosiddetto “San Francisco Sound”. Questo genere, poi, subì gli esperimenti, le variazioni e le influenze dei nuovi creativi della Summer of Love che, durante quella famosa estate, cominciarono a recarsi in città per sperimentare la libertà artistica del periodo, dando vita a nuovi sound e giocando un ruolo fondamentale nella trasformazione della musica e nella produzione musicale degli anni che seguirono.

Ecco alcuni dei più importanti musicisti di quel periodo e di altri artisti la cui formazione musicale è stata ispirata proprio da quegli anni psichedelici…

1. I Jefferson Airplane
Pionieri del rock psichedelico, i Jefferson Airplane hanno praticamente reinventato il San Francisco Sound con energiche esibizioni live fornite di un gran numero di improvvisazioni e intense note di basso. La vocalist del gruppo Grace Slick è da tempo sostenitrice dei diritti civili per la comunità omosessuale e, recentemente, si è resa protagonista di un episodio che ha coinvolto la catena di fast food americana Chick-fil-A. Questa, nota per le proprie posizioni contro gay e lesbiche, aveva chiesto l’autorizzazione della Slick per utilizzare una sua canzone per uno spot pubblicitario. Inizialmente, Grace si era convinta ad acconsentire, anche se in seguito ha deciso di donare i ricavi dei diritti incassati in seguito a quell’utilizzo della propria canzone alla Lambda Legal, una delle più grandi organizzazioni di diritti civili per la comunità LGBTQ degli Stati Uniti.

2. I Grateful Dead
Originari della zona di Palo Alto, i Grateful Dead hanno trasformato San Francisco nella propria casa, nella quale si sono anche esibiti per il loro primo concerto registrato, presso il Fillmore Auditorium. Nei loro primi anni di attività, la band ha dedicato moltissimo tempo a contribuire alla scena culturale del quartiere di Haight-Ashbury, che attirava membri della nuova comunità gay da tutto il mondo, oltre ad essere anche vicina a Neal Cassady, un pioniere della poesia “beat”. La dedizione della band alla manifestazione del “420” (così chiamata in riferimento al codice utilizzato per indicare la marijuana) contribuì anche a creare quella cultura pop così tipica della città di San Francisco.

3. Janis Joplin
Questa cantante leggendaria è stata una delle più grandi rockstar del suo tempo; purtroppo, ci ha lasciati troppo presto, all’età di 27 anni. È stato proprio al San Francisco Bay Area Pop Festival che la sua carriera ha subito un’impennata, permettendole di plasmare l’animo psichedelico di San Francisco collaborando con varie band. Amava frequentare il famoso Wild Side West, nel quale esibiva la sua personalità e il suo spirito libero, due aspetti che caratterizzarono non solo un genere musicale ma un intero movimento culturale.

4. Tracy Chapman
Residente a San Francisco da diverso tempo, sebbene appartenga ad un’altra generazione, ha iniziato la sua carriera musicale suonando tra la gente in strada, per poi spostarsi nelle caffetterie. Raggiunse la fama verso la fine degli anni ’80 e, da allora, ha mantenuto la sua posizione al centro della scena musicale fino ad oggi. La sua bellissima e poetica canzone “Fast Car” le fece raggiungere la fama internazionale, ma Tracy non ha mai dimenticato le proprie radici e ha continuato a fare tanta beneficienza e ad essere attiva nel sociale, oltre a partecipare ad eventi benefici come l’AIDS/Lifecycle.

5. Gay Men’s Chorus
Per concludere, vale la pena di ricordare che San Francisco è anche la casa del primo coro apertamente gay del mondo (nonché uno dei cori maschili esistenti più numerosi), che merita di essere citato nella nostra lista. Fondato durante gli anni ’70 del Novecento, questo coro è conosciuto per la sua poliedricità e tendenza a variare stili e generi musicali, anche molto diversi tra loro. 

 Per una playlist completa delle canzoni che hanno caratterizzato il periodo della Summer of Love, cliccare qui.

Per maggiori informazioni sulla città di San Francisco, visitare il sito www.sftravel.com

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